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Ayatollah Isa Qassim: discorso in occasione undicesimo anniversario "Rivoluzione del 14 febbraio"

17:04 - February 16, 2022
Notizie ID: 3487271
Tehran-Iqna- In occasione dell'undicesimo anniversario della cosiddetta "Rivoluzione del 14 febbraio", il leader spirituale dei musulmani sciiti del Bahrein, Ayatollah Sheikh Isa Qassim, ha tenuto un discorso pubblico in cui ha chiesto l'istituzione nel paese di un sistema democratico e costituzionale per sostituire il regime della dinastia degli Al Khalifa

Ayatollah Isa Qassim: discorso in occasione undicesimo anniversario

 

In occasione dell'undicesimo anniversario della cosiddetta "Rivoluzione del 14 febbraio", il leader spirituale dei musulmani sciiti del Bahrein, Ayatollah Sheikh Isa Qassim, ha tenuto un discorso pubblico in cui ha chiesto l'istituzione nel paese di un sistema democratico e costituzionale per sostituire il regime della dinastia degli Al Khalifa.

“Le richieste del popolo del Bahrein sono di fondamentale importanza. I bahreiniti continueranno la loro lotta fino a quando le loro richieste non saranno completamente soddisfatte", ha detto Sheikh Qassim mentre pronunciava il suo discorso in diretta dalla città santa iraniana di Qom.

Il religioso ha chiesto a tutte le componenti della società di dimostrare perseveranza e rimanere saldi e uniti nella loro lotta contro le misure ingiuste e arbitrarie del regime degli Al Khalifa.

“I popoli che credono in Dio esercitano la pazienza nella loro lotta contro l'oppressione. Nessuno poteva emergere trionfante stando seduto a guardare. La vittoria può essere raggiunta solo attraverso l'unità e la solidarietà", ha affermato l'Ayatollah Isa Qassim.

Sheikh Qassim ha esortato il popolo del Bahrein a preservare l'unità mentre combatte il sistema politico oppressivo nel paese e percorre la strada verso la democrazia.

“Non c'è soluzione alla crisi politica in corso in Bahrain in assenza di una costituzione democratica. L'insistenza del regime al potere [Al Khalifa] sulla politica dell'ingiustizia non farà che aprire spaccature e creare profonde divisioni sociali. Il Bahrain deve essere liberato dalle catene dell'oppressione".

L'Ayatollah Isa Qassim ha infine affermato che l'elaborazione di una nuova costituzione è l'unica via d'uscita dalla crisi politica in Bahrain, sottolineando la necessità di sostituire il regime monarchico con un governo democratico.

Il movimento di protesta in Bahrein ebbe inizio nel febbraio del 2011 sull'onda delle cosiddette primavere arabe. Da allora il paese è ininterrottamente attraversato da manifestazioni anti regime.

I manifestanti chiedono che il regime rinunci al potere assoluto e consenta la creazione di un sistema equo che rappresenti tutti i cittadini. 

Le autorità hanno fatto di tutto per reprimere le proteste e ogni segno di dissenso. Il 14 marzo 2011 truppe provenienti dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti sono state dispiegate nell'isola per assistere il regime nel suo giro di vite contro i cittadini in protesta.

Da allora decine di persone hanno perso la vita e altre migliaia sono state ferite a seguito della violenta repressione messa in atto dal regime monarchico degli al Khalifa.

Le organizzazioni per la difesa dei diritti umani indicano in oltre ventimila le persone arrestate per motivi politici negli ultimi anni, in un paese che conta solo poco più di un milione di abitanti. Sono inoltre migliaia i casi di tortura e sevizie perpetrate ai danni dei prigionieri.

 

 

 

 

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